Gestire al meglio la pausa pranzo è fondamentale per chiunque. Si tratta di un momento durante il quale si “stacca” dall’attività lavorativa, si consuma un pasto sano e piacevole, si trascorre del tempo con i colleghi o con i famigliari.
Moltissimi italiani ogni giorno non hanno la possibilità di rientrare a casa per la pausa pranzo, nonostante questo è possibile avere a disposizione un pasto salutare e leggero, che prepara la mente e il corpo a riprendere il turno di lavoro pomeridiano.
Approfondimento
Dove consumare la pausa pranzo
Molte aziende offrono ai propri dipendenti varie soluzioni per la pausa pranzo, dalla mensa (sempre meno presente nelle aziende italiane) a locali interni all’azienda in cui consumare un pasto portato da casa, fino alla possibilità di utilizzare i buoni pasto. Effettivamente questi ultimi possono essere usati sia per la spesa che si porta a casa, sia per pranzare in decine di locali, bar, ristoranti e tavole calde.
Fanno parte dei piani di welfare aziendale e sono un ottimo supporto per tutti coloro che svolgono la propria attività in azienda. Grazie alla loro flessibilità non è necessario consumare il proprio pasto sempre nello stesso luogo, cosa che permette di decidere per un veloce pranzo in ufficio nelle giornate piovose o in cui si è più impegnati, o in un ristorante con i colleghi quando si desidera una pausa maggiormente corroborante.
Quanto dura la pausa pranzo
Chiaramente per poter organizzare in modo perfetto la propria pausa pranzo è bene anche considerarne la durata. Coloro che hanno a disposizione una pausa pranzo vicina ai 30 minuti trovano maggiori vantaggi dal pasto in ufficio, in locali appositamente organizzati a tale scopo. In questo modo non si impiega tempo prezioso per raggiungere il luogo in cui consumare il pasto.
Se invece la pausa è più lunga, anche superiore all’ora e 30 minuti, allora si può valutare di impiegare del tempo per una passeggiata, o per due chiacchiere con i colleghi. Ricominciare la propria attività dopo una pausa pranzo rilassante è più facile e la nostra mente è più pronta e attenta, come ricaricata dal riposo e dal poter pensare ad altro.
Rientrando in ufficio si riparte con maggiore concentrazione, varie ricerche dimostrano infatti che una buona pausa pranzo aumenta la produttività generale. Per non parlare poi della possibilità di relazionarsi con i colleghi senza doversi occupare esclusivamente di lavoro.
Cosa mangiare durante la pausa pranzo
Dopo un pasto ricco e pesante non ci si sente rilassati e pronti a lavorare, anzi l’unico desiderio che si ha è quello di andare a casa e di riposarsi. Per questo la pausa pranzo dovrebbe essere dedicata a un pasto leggero, salutare e nutriente, che non appesantisca in modo eccessivo.
Ognuno ha poi i propri gusti, che lo portano a prediligere alcuni piatti rispetto ad altri. Ricordiamo però che una dieta bilanciata prevede il consumo di carboidrati, proteine e piccole quantità di grassi e zuccheri.
Un pranzo che prevede un piatto unico, ricco e bilanciato, seguito da un frutto può essere una soluzione perfetta, che si può anche portare da casa.