Cosa pensi che distingua una persona “sovrappeso” da una persona “magra”?
Probabilmente ti verranno in mente varie cose, ma potresti non averne considerate alcune che sono veramente importanti, e che consentono di raggiungere e mantenere il peso-forma.
Considera le seguenti domande:
- riesci a cogliere facilmente la differenza tra “avere fame” e “avere voglia di mangiare”?
- ti capita mai di preoccuparti del fatto che in alcuni momenti della giornata potresti non avere l’occasione di mangiare.. come dire, ti passa mai il pensiero del “..e se poi mi viene fame”?
- a volte mangi oltre un moderato senso di sazietà?
- provi un senso di ingiustizia nel non poter mangiare liberamente come tutti gli altri?
Se hai risposto “SI” ad una o più di queste domande allora sono presenti in te delle caratteristiche che forse ti rendono più duro seguire una dieta. Questo perché ciò che spesso differenzia le persone con i chili in più da quelle pesoforma è che queste ultime hanno un diverso approccio mentale verso il cibo.. in altre parole, PENSANO DA MAGRE!
Vediamo meglio cosa si intende per “pensare da magri”.
- le persone in forma sanno distinguere le sensazioni fisiologiche di fame dalla semplice voglia di mangiare.Sono più consapevoli del proprio corpo e del fatto che il desiderio di mangiare sia diverso dai morsi della fame.Quando sono prese dal desiderio di mangiare qualcosa sono in grado di dirsi cose del tipo “ho mangiato poco fa, non ha senso prendere questa brioche adesso, è un desiderio che mi guida, ma il mio corpo non ne ha realmente bisogno.”
- le persone in forma non si preoccupano eccessivamente di dover mangiare immediatamente qualora insorga un impulso a farlo e per un po’ di tempo sanno convivere con la sensazione di fame, finché non è il momento opportuno per mangiare.Ad esempio si può sentire fame un’ora prima di cena ed aspettare comunque il pasto piuttosto che stuzzicare subito qualcosa per fermare l’appetito.
- le persone in forma non necessariamente finiscono tutto ciò che è stato cucinato (o servito, nel caso di pasti fuori) se sentono di aver già mangiato una sufficiente razione.Continuano a considerare quel cibo buono e delizioso ma non vogliono continuare a mangiare.Ciò che può portare a mangiare oltre il necessario può essere legato a vari motivi tra cui il fatto di essere abituati a dosi molto più grandi del salutare e quindi abituati a raggiungere la sensazione di super-pienezza, o al timore di avere nuovamente fame prima del pasto successivo, o a particolari pensieri, tra cui “è così buono che non voglio smettere di mangiarlo” o “è un occasione speciale e va bene esagerare”.Come capire se si è troppo “appesantiti”? Se dopo il pasto non si riesce a sostenere una camminata ad andatura modesta, senza sentirsi affaticati o a disagio, vuol dire che si è oltrepassato il limite di sazietà.
- E’ vero, le persone in forma mangiano ciò che vogliono… ma quello che vogliono è sano e salutare!In altre parole ciò che cambia tra loro e chi ha i chiletti in più è la visione di ingiustizia e di privazione che sperimentano questi ultimi!Le persone in forma stanno attente alla loro alimentazione ma sono talmente abituate e contente di farlo che non pensano nemmeno troppo a quello che stanno “rinunciando”.
Le persone in forma che non si sforzano di restare tali sono spesso quelle caratterizzate da poco appetito o scarso amore per il cibo, persone molto attive che bruciano tantissime energie durante la giornata, persone con particolari condizioni fisiche e mediche che non consente loro di prendere peso. Tutti gli altri, e sono la maggior parte, fanno dei piccoli “sacrifici” per il loro benessere!
Quindi, in poche parole, ciò che non ti consente di perdere peso non è la dieta sbagliata o la tua scarsa volontà, ma la poca consapevolezza del tuo corpo e dei tuoi pensieri “sabotanti”.
Ho volutamente tralasciato il fatto che le persone in forma non ricercano nemmeno abitualmente il cibo come conforto e sfogo, cosa che ho già riportato in altri articoli come nucleo centrale delle abbuffate e dell’alimentazione incontrollata.
Che si tratti di problemi esterni che finiscono per influenzare l’alimentazione o che sia un semplice atteggiamento errato nei confronti di dieta e limitazioni, un consulto con uno psicologo professionista spesso appare la soluzione migliore!