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Motivazione Sport e Dieta con obiettivi “intelligenti”

motivazione-e-sportUna delle principali cause di abbandono dell’attività fisica e del sano regime alimentare è la demotivazione legata al mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Spesso quando notiamo di essere ancora distanti dalla nostra meta nonostante gli sforzi già fatti, ci scoraggiamo e lasciamo perdere, incolpiamo noi stesse per la nostra mancanza di doti atletiche, ci arrabbiamo con madre natura che non ci ha dato un metabolismo rapido, ci sentiamo frustrate per la poca forza di volontà e tenacia che dimostriamo, e iniziamo a vedere un tunnel buio senza speranza.

Il saper scegliere i giusti obiettivi è un passo essenziale per poter intraprendere e mantenere un rapporto sano e soddisfacente con l’attività fisica e la dieta.

Come si fa allora a stabilire una buona “tabella di marcia”? E’ necessario impostare degli obiettivi SMART (dall’inglese, appunto “intelligenti”).

SMART è in realtà l’acronimo di:

  • S (specific) = specifici. Gli obiettivi devono essere ben definiti. Non basta darsi l’obiettivo di “perdere peso”, piuttosto avere ben chiaro quanti chili si vogliono perdere, oppure a che percentuale di massa magra si vuole arrivare, oppure quante calorie si vogliono assumere in una giornata, ecc…
  • M (measurable) = misurabili. Gli obiettivi devono essere rilevabili in qualche modo. Ossia è necessario capire come potremo dire di aver raggiunto l’obiettivo. Ad esempio, quando la bilancia segnerà tot. kg, quando riuscirò a correre tot. km senza avere il fiatone, quando riuscirò a sollevare tot. Kg.
  • A (achievable) = ottenibili. Gli obiettivi devono essere mete realistiche che si possono raggiungere. Non devono essere troppo semplici ed immediati ma nemmeno utopistici. Ad esempio chi non pratica sport da diversi anni potrà scontrarsi con brutte sorprese se si prefigge di correre immediatamente per un’ora senza interruzioni. O di far riemergere la “tartaruga” nel giro di qualche settimana.
  • R (relevant) = rilevanti. Gli obiettivi devono essere in qualche modo stimolanti e importanti per la persona. Per questo motivo sarebbe meglio che fosse la persona stessa a trovare i suoi obiettivi e non a seguire degli obiettivi prefissati da altri “esterni”, questi hanno il ruolo di aiutare e sostenere nella scelta delle mete ma non dovrebbero interferire eccessivamente.
  • T (timely) = cadenzati nel tempo. Gli obiettivi devono essere suddivisi in obiettivi a breve, medio e lungo termine. E questi a loro volta suddivisi in altri passi sottostanti. Aderire ad un programma di attività fisica con lo scopo di perdere 5 kg in 3 mesi, senza programmare quali piccoli obiettivi possono essere raggiunti da qui ai 3 mesi totali, è molto rischioso, in termini di motivazione. I risultati importanti si vedono dopo del tempo, bisogna trovare ulteriori obiettivi che mantengano la costanza durante il percorso.

Se facciamo fatica a trovare dei sotto-obiettivi alla nostra meta finale, proviamo a considerare che esistono diverse tipologie di obiettivo: ci possono essere obiettivi fisici (perdere peso, tonificare, ecc..), obiettivi tecnici (migliorare l’esecuzione di un gesto motorio, il fiato, la postura, ecc..) e obiettivi psicologici (sentirsi più rilassati, accrescere l’autostima, ampliare i contatti sociali, ecc..). Quindi mentre cerchiamo di raggiungere il peso-forma possiamo migliorare o potenziarci anche sotto altri punti di vista!

Avendo ben chiaro il nostro “programma”, saremo in grado di essere più costanti e meno a rischio di demotivazione!

Redazione

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